Juve – Conte: i rapporti non sono mai stati così tesi, nemmeno in estate quando si consumò l’addio a sorpresa. Nella conferenza stampa di ieri, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha parlato di incontro “cordiale” con il ct della nazionale Antonio Conte, ma in realtà è in atto un vero e proprio braccio di ferro tra l’ormai ex “condottiero” e la Vecchia Signora. Cercando di evitare la polemica, infatti, Allegri ha tenuto a precisare quanto già affermato il giorno prima dal dg bianconero Beppe Marotta:

“Ci sono delle date Fifa che vanno rispettate, anche perché i giocatori non sono miei, sono del club. Questo è un confronto che doveva essere fatto tra la Figc e le società”.

Nel corso del vertice tra il commissario tecnico della nazionale italiana e gli allenatori di Serie A presenti (alcuni hanno disertato senza nemmeno dare una motivazione per l’assenza), è stata paventata la possibilità di uno stage di tre giorni a febbraio 2015 tra il 9 e l’11, con seconda opzione gennaio. Lo stage, ora, dovrà essere ratificato nell’assemblea di Lega in programma venerdì, quando si dovrà votare anche un secondo stage per giugno e le nuove date relative al campionato 2015-2016 (inizio il 23 agosto, ultima giornata il 15 maggio).

La Juventus, come riporta oggi la ‘Gazzetta dello Sport’ è orientata a dire no per una serie quasi infinita di motivi: l’avversione all’elezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc; la sanzione ritenuta ridicola nei confronti di Claudio Lotito (multa) per gli insulti al dg Marotta (che non potrà nemmeno querelare) se confrontata con i tre mesi di inibizione inferti a Ferrero; i ricorsi su Calciopoli e la querelle sull’amichevole contro l’Inghilterra allo Juventus Stadium; non ultimo il rapporto ormai logoro con il ct che il presidente Agnelli ha definito nei giorni scorsi “permaloso”. Non è un caso, infatti, che questa settimana Conte terminerà il giro dei ritiri di A facendo visita a Sassuolo e Cesena, ma della trasferta a Vinovo più volte rimandata non si sa più nulla.

Secondo quanto afferma l’avvocato Mattia Grassani, un eventuale no della Juventus allo stage di febbraio sarebbe un caso senza precedenti, ma i dirigenti bianconeri e i giocatori rischierebbero il deferimento e una conseguente squalifica di 2-3 turni. Un’ipotesi che appare al momento campata in aria, visto che il regolamento Fifa non prevede alcuna sanzione per le società o i tesserati che non rispondano alle convocazioni delle nazionali al di fuori delle date ufficiali stilate dallo stesso governo del calcio mondiale. E soprattutto, come si farà con i calciatori che giocano all’estero? Paris Saint Germain, Liverpool e Borussia Dortmund concederanno i vari Verratti, Motta, Sirigu, Immobile ed eventualmente Balotelli per uno stage non previsto dalla Fifa? In quel caso, cosa potrebbe fare la Figc?

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ultimo aggiornamento: 18-12-2014


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